Museo di Capodimonte

80131 Via Miano, 2 - Napoli (NA)

Capodimonte è uno dei primi siti reali voluti da Carlo di Borbone. Salito al trono (1734), il re notò l’amenità della collina e pensò che fosse ideale per realizzarvi una tenuta di caccia a ridosso della capitale. Nel 1736 affidò all’ingegnere militare Giovanni Antonio Medrano il compito di sistemare la vasta area verde e ripopolare il bosco. Furono piantate oltre 50.000 essenze di alberi e trasferiti volatili e selvaggina per la caccia. Iniziarono gli interventi per migliorare la difficile viabilità del luogo e fu creata una recinzione per delimitare la proprietà. L’anno dopo, su progetto di Medrano e di Antonio Canevari, cominciarono i lavori per la costruzione di un palazzo, che non sarebbe stato un semplice casino di caccia, ma una vera e propria residenza reale, a quella data esterna al parco. Carlo dovette abbandonare subito l’idea di vedere il cantiere terminato in pochi mesi: si scoprì che sotto il terreno di fondazione dell’edificio esistevano delle cave. Ciò causò problemi strutturali che rallentarono i lavori, non permettendo al sovrano di vedere la reggia finita. Anche se il palazzo era incompleto, fu possibile ospitare feste e ricevimenti, mentre il bosco continuava ad essere riserva di caccia. Nel 1742, Ferdinando Sanfelice subentrò a Medrano nella direzione del cantiere, occupandosi principalmente della creazione di un parco, sottraendo dello spazio al bosco. Sanfelice progettò dei viali disposti a ventaglio intersecati da percorsi perpendicolari e trasversali che dipartono dallo slargo antistante la Porta di mezzo, originario accesso al parco di cui si osserva il settecentesco cancello in ferro battuto. Creò dei belvedere e delle passeggiate panoramiche, che lo resero uno dei più grandiosi giardini del Settecento a Napoli, sotto la cura dei giardinieri francesi Martin e Giovanni Biancour. Nel 1743, Sanfelice si occupò anche di installare una fabbrica di porcellane nel piano terra del palazzo. Era costume di quel tempo che i sovrani promuovessero la produzione di ceramiche, come già le manifatture imperiali di Vienna o di Meissen. Grazie all’impulso dato da Carlo, la porcellana di Capodimonte divenne in poco tempo molto richiesta. L’anno successivo la fabbrica fu trasferita in una costruzione adiacente, sede della Gran Guardia. Il nuovo edificio si sviluppava intorno a una corte; al piano terra c’erano i laboratori e i locali tecnici, al piano superiore erano gli alloggi degli operai. Carlo era così soddisfatto della manifattura che quando andò in Spagna (1759) ordinò di smantellare le attrezzature per farle ricostruire a Madrid, nel Parco del Buen Retiro. Nel frattempo, alla sua partenza, il lato nord del palazzo era ancora incompleto, mentre erano stati ultimati parte del cortile centrale e gli appartamenti fino al piano nobile, comprese le decorazioni. Si decise di spostare nel palazzo la collezione Farnese e la Real Libreria (1755) per farne mostra con gli ospiti illustri di tutta Europa.

Status: Open

Opening hours: Mon-Sun 8.30 am-7.30 pm

Closing days: Wednesday

Entry conditions: With fee

Ticket price: 8 €

Note prezzo: € 4 for visitors between the ages of 18 and 24. Free entry: people under 18 and the first Sunday of each month. The ticket is valid for one day and you can go in and out from the museum using it several times until closing.

Access for the disabled: Yes

Sito Webwww.museocapodimonte.beniculturali.it

Phone Number: 081 7499130 , 081 749911

Entry conditions: 081.7499130; 081.7499111 Prenotazioni, visite guidate e acquisti online 848 800 288 (da rete fissa) +39 06 399 67 050 (dai cellulari e dall’estero)